L’arte della pasta inizia nei campi di grano duro. Infatti, il segreto dell’eccellenza è racchiuso nel chicco di questo cereale: esso contiene il sapore e tutti gli elementi nutritivi che rendono la pasta deliziosa per il tuo palato e salutare per il tuo organismo. Le proteine donano consistenza alla pasta che non sarà scotta e pesante da digerire. Anche l’acqua deve avere particolari proprietà, come la massima purezza, così da ottenere un impasto genuino.
Un secolo di storia molitoria ci ha ha insegnato a scegliere i migliori ingredienti per una pasta esclusiva.
Il processo di selezione inizia nei campi, dove il grano duro viene coltivato con particolare attenzione. Ecco una descrizione più dettagliata:
Coltivazione: il nostro viaggio inizia nei campi, scelti con cura per le loro proprietà. Infatti, l’insieme delle condizioni climatiche e morfologiche del territorio di provenienza influisce profondamente sul gusto e sulla qualità del grano. È come un’impronta digitale, che rende ogni produzione unica e inconfondibile.
Raccolta: quando le spighe raggiungono la perfetta maturazione, inizia la mietitura. Un momento cruciale, dove un qualsiasi imprevisto può compromettere la qualità del raccolto. Le trebbie separano con particolare precisione i chicchi di grano dalla spiga.
Selezione: i conferimenti di grano vengono sottoposti a un’attenta analisi merceologica e organolettica. Soltanto le partite che soddisfano i nostri rigorosi standard sono ammesse alle fasi di lavorazione successive.
Pulizia e conservazione: i frumenti così scelti vengono puliti a fondo, per rimuoverne ogni traccia di impurità. Infine, sono conservati in condizioni controllate di temperatura e umidità, per preservarne intatte le proprietà per la macinazione.
La selezione del grano duro è un processo meticoloso che richiede una profonda conoscenza del grano e delle sue caratteristiche, ma al contempo indispensabile per produrre una pasta di alta qualità.
Realizzata con semola di grano duro e acqua, la pasta trafilata al bronzo subisce un processo di produzione che include una trafilatura al bronzo e un’essiccazione molto lenta, conferendole una qualità ineguagliabile.
Una delle fasi più cruciali è la selezione, un processo che richiede un connubio perfetto tra tecnologia e sensibilità umana. Infatti, questa scelta non si limita all’aspetto esteriore del grano duro ma anche a parametri di laboratorio come: il peso specifico, l’umidità, il contenuto di proteine.
Attraverso la macinazione, il grano duro viene frantumato in modo da separare la semola dalle parti esterne del chicco meno nobili. La qualità della semola ottenuta, in termini di granulometria e contenuto proteico, influisce direttamente sulle caratteristiche della pasta finale, come la tenuta in cottura, la ruvidità e il sapore.
Il processo di impastamento è fondamentale per lo sviluppo della maglia glutinata, una struttura proteica tridimensionale che imprigiona i granuli di amido e conferisce all’impasto elasticità e tenacità, permettendogli di mantenere la forma dopo la cottura.
La trafilatura, un processo di estrusione, permette di conferire all’impasto la forma desiderata grazie all’utilizzo di inserti in bronzo che donano porosità e ruvidità alla superficie della pasta.
L’essiccazione, fondamentale per la qualità e conservabilità della pasta, elimina gradualmente l’acqua dall’impasto. Un processo lento a basse temperature preserva i nutrienti, migliora la cottura e intensifica il sapore del grano.
Una volta completato il ciclo di produzione, i lotti di pasta sono sottoposti a una serie di controlli rigorosi per verificarne la conformità agli standard qualitativi di riferimento. Questa attività è fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e soddisfare le aspettative dei consumatori.
Realizzata con semola di grano duro e acqua, la pasta trafilata al bronzo subisce un processo di produzione che include una trafilatura al bronzo e un’essiccazione molto lenta, conferendole una qualità ineguagliabile.
Una delle fasi più cruciali è la selezione, un processo che richiede un connubio perfetto tra tecnologia e sensibilità umana. Infatti, questa scelta non si limita all’aspetto esteriore del grano duro ma anche a parametri di laboratorio come: il peso specifico, l’umidità, il contenuto di proteine.
Attraverso la macinazione, il grano duro viene frantumato in modo da separare la semola dalle parti esterne del chicco meno nobili. La qualità della semola ottenuta, in termini di granulometria e contenuto proteico, influisce direttamente sulle caratteristiche della pasta finale, come la tenuta in cottura, la ruvidità e il sapore.
Il processo di impastamento è fondamentale per lo sviluppo della maglia glutinata, una struttura proteica tridimensionale che imprigiona i granuli di amido e conferisce all’impasto elasticità e tenacità, permettendogli di mantenere la forma dopo la cottura.
La trafilatura, un processo di estrusione, permette di conferire all’impasto la forma desiderata grazie all’utilizzo di inserti in bronzo che donano porosità e ruvidità alla superficie della pasta.
L’essiccazione, fondamentale per la qualità e conservabilità della pasta, elimina gradualmente l’acqua dall’impasto. Un processo lento a basse temperature preserva i nutrienti, migliora la cottura e intensifica il sapore del grano.
Una volta completato il ciclo di produzione, i lotti di pasta sono sottoposti a una serie di controlli rigorosi per verificarne la conformità agli standard qualitativi di riferimento. Questa attività è fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e soddisfare le aspettative dei consumatori.
La produzione della semola inizia con la selezione delle migliori varietà di frumento duro da macinare per divenire semola. Questo processo deve essere eseguito con estrema cura, in modo da preservare le proprietà nutritive della pregiata materia prima. Infatti, ogni chicco contiene una moltitudine di nutrienti, che devono essere surriscaldati il meno possibile per rimanere intatti. Per tali ragioni, la semola di alta qualità conferisce alla pasta il suo sapore distintivo e la sua texture unica. Essa è il frutto di un lavoro meticoloso dove ogni dettaglio è accuratamente osservato.
Quando si degusta la pasta realizzata con semola di eccellente qualità, si sta apprezzando l’esito di un processo produttivo che ha saputo valorizzare il meglio del grano duro. Questa è il motivo per cui dedichiamo la nostra massima attenzione alla semola.
C’è un elemento che svolge un ruolo chiave nella preparazione dell’impasto, l’acqua. Vediamo il perché durante le diverse fasi:
Impasto: La semola di grano duro viene impastata con acqua purissima all’interno di apposite impastatrici.
Formazione del Glutine: Durante l’impasto, l’amido e le proteine presenti nella semola si legano all’acqua formando il glutine. Il glutine è una rete proteica che lega i granuli d’amido idratati. Questa rete proteica conferisce all’impasto una consistenza elastica e resistente, che consente alla pasta di mantenere la sua struttura durante la fase di cottura.
Gramolatura: la granulometria, ovvero il diametro delle particelle che compongono la semola stessa, influisce sulla fattura finale dell’impasto. Una semola più “grossa” valorizza al meglio le proprietà del grano.
Trafilatura: Nella fase di trafilatura, l’impasto ottenuto viene poi modellato dalle trafile, che ne determinano la forma prescelta. L’acqua utilizzata nell’impasto aiuta a modellare la pasta durante questa fase.
Essiccamento lento: L’essiccamento rappresenta il momento più delicato dell’intero ciclo produttivo. Durante questa fase, l’acqua viene lentamente rimossa dall’impasto, permettendo alla pasta di assumere la sua forma finale.
In conclusione, l’acqua è essenziale per la preparazione della pasta e deve soddisfare particolari caratteristiche per svolgere le sue attività nel ciclo produttivo.